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“Mi sono congratulato stamani con il Direttore del CSI Piemonte Pietro Pacini per il lavoro che sta facendo, in primis per rinnovare il Consorzio per i Sistemi informativi, nato quarant’anni fa ma con lo sguardo verso il futuro. E poi perché in questi giorni sta dimostrando, con un soggetto pubblico di quel calibro e di quella complessità, di essere all’altezza, determinante nel sostenere il cambio di paradigma che l’emergenza sanitaria sta imponendo alla PA. Addiruttira remotizzando un’Assemblea regionale, portando tutti i Consiglieri regionali in un sistema avanzato di conferenza che protegge e ufficializza il voto a distanza. Siamo indietro in particolare in tanti piccoli Comuni che ancora non sanno cosa sia smart working e per colpa del divario digitale e della mancanza di infrastrutturazione adeguata, non possono digitalizzare i loro processi, connettersi con le comunità in remoto, fare telelavoro, gestire servizi avanzati, stare in relazione grazie alla rete, utilizzare cloud, proteggere meglio i dati pubblici. Su questi e su altri fronti, il CSI è un’eccellenza nazionale, come confermato più volte anche da Agid. Che non si perde nella burocrazia e che è insieme con i nostri Comuni. È a fianco degli Enti locali ed è per questo che avviamo un grande progetto di supporto, interazione, legame per rendere veramente smart la pubblica amministrazione. La montagna, i piccoli Enti, hanno necessità si supporto esterno, che non trovano oggi nelle loro piante organiche. Un ufficio virtuale per la digitalizzazione. Con il CSI lo vogliamo costruire. Con la certezza che nulla potrà essere come prima e con il CSI, Uncem si apre, governa questo cambiamento”.

Lo afferma il Presidente Uncem nazionale, Marco Bussone.