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La decisione del Viminale di permettere ai bambini di uscire accompagnati, anche solo per tragitti brevi, non mi convince affatto. Non è così che garantiamo sicurezza pubblica e ci difendiamo dal contagio. Non possiamo certo permetterci di vanificare, anche minimamente, gli sforzi che da oltre un mese stiamo facendo, in particolare nei territori lombardi, nelle valli, nei Comuni dove ogni giorno si contano, si piangono morti”.

Lo afferma Alberto Mazzoleni, Vicepresidente nazionale Uncem.

“Ai miei figli, come migliaia di altri genitori – prosegue – ho spiegato perché stiamo in casa, a cosa serve questo collettivo sacrificio. Lo hanno capito. Sono loro stessi a voler stare in casa. Ecco perchè chiedo non si applichi quanto nelle scorse ore scritto dal Viminale. Come chiarito anche dal Ministro dell’Interno al Presidente Fontana, vale l’ordinanza maggiormente restrittiva di Regione Lombardia. Stare in casa è la sola arma che ciascun cittadino ha per opporsi al contagio, per limitarlo e azzerarlo. Dobbiamo esserne certi e ringraziare il personale medico, infermieristico, ospedaliero che ogni giorno lavora negli ospedali. Ringrazio anche i Sindaci e gli Amministratori locali, a nome di tutta Uncem, per la determinazione e per l’impegno fortissimo. Uncem, tutti noi, siamo vicini alle famiglie che piangono dei loro cari. Ci uniamo nella preghiera a loro, anche alle comunità di Sindaci e Amministratori che in questi giorni sono andati avanti. Li ringraziamo. Con fiducia sappiamo che saranno un esempio e la loro testimonianza non muore”.

Chiedo al Governo, a tutti i rappresentanti istituzionali – aggiunge ancora il Vicepresidente Uncem – di ascoltare le istanze e le proposte dei Sindaci, delle nostre Associazioni. Sono preziose per l’oggi e per il futuro, per la gestione del post emergenza. Abbiamo bisogno di speranza e dai Sindaci viene un grande esempio di coesione, di unione nelle comunità. Sui servizi nelle aree montane, i Sindaci chiedono alle Istituzioni di fare di più. Di permettere ad esempio, la consegna a domicilio di beni, alimentari e non solo. Penso alle ferramente, ad altre necessità che nei territori, stando a casa, abbiamo e che gli esercizi commerciali di prossimità possono garantire. Sia permesso loro di operare, di portare a casa i pacchi ordinati, con un’e-commerce di prossimità che ci fa bene, che serve alle famiglie e fa bene all’economia dei paesi. Non lasciamo morire queste attività. Su questo fronte dovremo lavorare moltissimo nel post-emergenza, valle per valle, regione per regione, comune per comune. Uncem sarà pronta a fare proposte e a sedere nelle task-force che dovranno occuparsi di rilancio dell’economia e dei servizi”.