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“Vigilanza e raccordo”. Così il Ministro Di Maio spiega a Uncem rispetto al lavoro che il Ministero degli Esteri sfa facendo con le Autorità federali svizzere a tutela dei lavoratori frontalieri italiani, in particolare lombardi e piemontesi. “Accolgo la disponibilità di Uncem – conferma il Ministro al Presidente Bussone, al Vicepresidente Mazzoleni, ai Presidenti di Delegazione Maffezzini e Riba  – a rendersi parte attiva nel coordinamento tra le autorità locali italiane nelle aree di frontiera e le omologhe parti svizzere”. Di Maio ha detto ai vertici Uncem di essere fiducioso rispetto al dialogo tra Autorità della Confederazione e dei Cantoni, a tutela della salute dei lavoratori frontalieri.

Anche Lombardia e Piemonte, tramite due note inviate a Uncem dall’Assessore Sertori e dal Presidente Cirio, hanno confermato tutto l’impegno a vantaggio dei lavoratori frontalieri. Così anche molti Parlamentari, grazie all’impegno del Ministro Amendola e all’attività istituzionale alla Camera e al Senato. “I Cantoni – scrive Sertori, da Palazzo Lombardia a Uncem – hanno risposto in maniera differente all’attuazione di disposizioni confederali, in taluni casi rafforzando le misure di emergenza. Il Canton Ticino, ad esempio, anche grazie alle forti e costanti sollecitazioni di Regione Lombardia, ha disposto la chiusura di tutte le attività commerciali e produttive private, nonché la sospensione di tutte le attività nei cantieri, in analogia con la tipologia di misure assunte nel nostro Paese. Regione Lombardia ha proseguito la già continua interlocuzione con le autorità elvetiche rispetto al tema della sicurezza e delle tutele occupazionali ed economiche dei lavoratori frontalieri, con l’auspicio di condividere una strategia di contenimento il più possibile efficace e omogenea per tutti i lavoratori frontalieri, pur nel rispetto dell’autonomia decisionale di ciascun territorio. Si sono intensificati i lavori della Commissione speciale sui rapporti con la Confederazione Elvetica del Consiglio regionale della Lombardia allo scopo di elaborare proposte concrete da portare all’attenzione del Governo affinché siano previste specifiche misure a tutela dei frontalieri in questa delicata situazione.

 

Uncem ringrazia il Presidente della Provincia del VCO Lincio, con tutti i Sindaci dei Comuni, con i Parlamentari dei territori e l’Europarlamentare Alessandro Panza per il lavoro che stanno facendo con le Autorità Svizzere e il Governo italiano per agevolare i lavoratori frontalieri, tutelandone salute e loro diritti. Un impegno forte, che Uncem apprezza nell’interesse dei territori e delle comunità. Migliaia di donne e uomini lavorano nelle zone svizzere di confine, che hanno bisogno di potersi spostare agevolmente, di vedere tutelati i loro interessi, di un impegno forte nei luoghi di lavoro per la protezione individuale e la sicurezza. Seguiamo il lavoro dei Parlamentari – impegnati, ciascuno dal proprio punto di lavoro politico-istituzionale, anche con istanze e segnalazioni diverse al Governo italiano e alle Autorità svizzere dei Cantoni e della Confederazione – e il lavoro dell’Eurodeputato Panza. L’impegno a Bruxelles per garantire gli interessi e i diritti dei lavoratori frontalieri è prezioso. L’unità del territorio del Verbano Cusio Ossola, insieme ad altri territori lombardi con tutti i rappresentanti politici, è molto importante secondo Uncem, che ha ricevuto nei giorni scorsi positive lettere di interessamento e di impegno da parte del Presidente Cirio e dell’Assessore Sertori di Regione Lombardia.