Per gli anni 2021-2026 i contributi, confluiti nell’ambito del piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), ammontano complessivamente a 3,4 miliardi di euro. Ricordiamo che i contributi possono essere nel limite massimo di 5.000.000 di euro per i Comuni con popolazione da 15.000 a 49.999 abitanti, 10.000.000 di euro per i Comuni con popolazione da 50.000 a 100.000 abitanti e 20.000.000 di euro per i Comuni con popolazione superiore o uguale a 100.001 abitanti e per i Comuni capoluogo di provincia o sede di Città metropolitana.
– allegato 1, che contiene l’elenco dei n. 2.418 progetti, per i quali le richieste sono pervenute nei termini previsti, in cui sono evidenziati distintamente quelli ammessi con riserva, e con la indicazione anche dei progetti esclusi dall’assegnazione del contributo perché ritenuti non ammissibili per le motivazioni ivi indicate (pdf qui:
https://dait.interno.gov.it/documenti/decreto-fl-30-12-2021-all-1.pdf );
– allegato 4, atto di adesione e obbligo, che i Comuni assegnatari delle risorse, sono tenuti a sottoscrivere al fine di assicurare il rispetto di tutte le condizioni e gli obblighi previsti dal PNRR.
Vi è però una ulteriore novità. È di particolare interesse – secondo Uncem – non solo questa graduatoria dell’allegato 3 del decreto di eiri, ma anche quanto previsto dalla legge di bilancio 2022, appena approvata in via definitiva dal Parlamento.
Il comma 534 (e successivi) dell’articolo 1 riguarda infatti i progetti di rigenerazione urbana, con lo stanziamento di altri 300 milioni di euro. Ed estendendo la platea dei beneficiari. Vediamo come.
Per i Comuni con meno di 15.000 abitanti si aprirà una procedura parallela a quella già sperimentata per i Comuni più grandi. I contributi potranno infatti essere richiesti anche dai Comuni sotto i 15.000 abitanti che, in forma associata, hanno una popolazione di oltre 15.000 abitanti, nel limite massimo di 5.000.000 di euro.
Le richieste di contributo dovranno riguardare singole opere pubbliche o insiemi coordinati di interventi pubblici relativi a:
– manutenzione per il riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti pubbliche per finalità di interesse pubblico, anche compresa la demolizione di opere abusive realizzate da privati in assenza o totale difformità dal permesso di costruire e la sistemazione delle pertinenti aree;
– miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche mediante interventi di ristrutturazione edilizia di immobili pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo dei servizi sociali e culturali, educativi e didattici, ovvero alla promozione delle attività culturali e sportive;
– mobilità sostenibile.
Le richieste di contributo dovranno essere inviate al Ministero dell’Interno entro il 31 marzo 2022. L’ammontare del contributo attribuito a ciascun comune sarà determinato dal Ministero dell’Interno entro il 30 giugno 2022