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La Strategia delle Green Communities, ideata da Uncem nel 2011 e poi inserita nel “Collegato ambientale”, legge 221 del 2015, muove importanti passi. Oggi sono state presentate dalla Ministra Gelmini le prime tre aree italiane che avvieranno una Strategia sui loro territori con le risorse stanziate dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. Sono la Green Community “La Montagna del latte” nell’Unione montana dell’Appennino Reggiano (Emilia Romagna), la Green Community Terre del Monviso (Unioni montane delle valli Po e Varaita, Piemonte) e la Green Community nel Parco Regionale Sirente Velino (Abruzzo). Dopo queste prime tre aree, verrà aperto un bando del Ministero degli Affari regionali per individuare altre 27 Green Communities in Italia. Complessivamente, sul PNRR vi sono 135 milioni di euro a disposizione. Risorse che permettono alle prime tre aree e poi alle 27 scelte con bando di dire come stanno nel futuro. Come affrontano le transizioni ecologica ed economica, lavorando in diversi ambiti, dandosi un piano, delle azioni, facendo bene investimenti. Ad esempio per la gestione forestale, attuando la Strategia forestale nazionale. Come fanno una comunità energetica, o agricoltura in aree fragili sui versanti. Oppure ancora come agiscono sulle risorse idriche e sui rifiuti, concertando la strategia con altri soggetti istituzionali, privati e pubblici. Quando con Enrico Borghi, past president Uncem, inventammo la Strategia, aprimmo percorsi virtuosi in molte regioni del sud italia, con investimenti su efficientamento di edifici e produzione di energia rinnovabile che hanno poi portato a politiche strutturate. Nel 2015 la Strategia delle Green Communities è andata in legge a braccetto con ‘oil free zones’ e con il ‘pagamento dei servizi ecosistemici-ambientali’, anticipando contenuti della legge 158/2017 sui piccoli Comuni. Di fatto la Strategia delle Green Communities potenzia e rilancia la Strategia delle Aree interne, aggiungendo a riorganizzazione dei servizi e sviluppo locale, il pilastro della sostenibilità e dell’uso delle risorse naturali. Con il PNRR si dà ulteriore sostanza al percorso che dovrà continuare non solo nelle 30 aree, ma in tutte le zone montane italiane, passando per Comunità montane e Unioni montane, spingendo tutti gli Enti sovracomunali ad avere una strategia di ‘comunità verde’ proiettata al 2050.