UNCEM AI PREFETTI: ISTITUITE TAVOLI PER L’EFFICIENZA DELLE RETI TELEFONICHE E DELL’ENERGIA IN CASO DI EMERGENZA
Il Presidente Uncem ha trasmesso oggi una lettera a tutti i Prefetti italiani. Questo il testo:
Le recenti nevicate sulle Alpi e i ricorrenti eventi climatici di grave entità, in tutto il Paese, richiedono una efficace programmazione di interventi manutentivi e precauzionali sulle reti che trasportano dati ed energia nei territori montani e rurali. Mi riferisco in particolare allo stato delle linee aeree in concessione – di Terna ed E-Distribuzione – e alle infrastrutture di rete per la telefonia, fissa e mobile, e i sistemi wireless per la banda ultralarga e il 5G. Nevicate e altri eventi meteorologici avversi hanno messo in profonda crisi diverse aree montane, con gravi conseguenze per le comunità locali.
Molte Prefetture, negli ultimi anni, sono state impegnate in tavoli di concertazione con gli Operatori che gestiscono, manutengono, hanno in concessione le infrastrutture di rete che collegano tra loro aree urbanizzate e che attraversano i versanti alpini e appenninici. Questi tavoli – con Enti locali, Regioni, imprese, e alla presenza di Uncem e altre Associazioni di Enti locali – hanno affrontato criticità (come quelle relative allo stato della vegetazione in aumento, che richiede continui interventi di ampliamento delle fasce protettive per garantire stabilità e sicurezza alle linee aeree) e approntato interventi pianificatori positivi capaci di tutelare l’integrità dei servizi.
Sono con questa mia a riproporVi, con i Vostri Uffici e la Vostra preziosa e decisiva capacità di interpretare le esigenze dei territori, di istituire tavoli di programmazione e verifica dello stato delle reti nelle zone montane. Pianificare e individuare esigenze e criticità permette di ridurre le interruzioni di servizi pubblici e abbassare i costi di ripristino e intervento a carico delle Imprese. Il dialogo che ciascuna Prefettura può favorire è a nostro giudizio importantissimo in questa fase di grave crisi climatica che ha negativi effetti sulla vita sociale ed economica nei territori montani che Uncem da 70 anni rappresenta.