IL PELLET DEI MONTI DELLA LAGA E DEI SIBILLINI È LA GRANDE AVVENTURA DEI TERRITORI CHE SI RIGENERANO DOPO IL SISMA, PARTENDO DALLE FILIERE FORESTALI. UNCEM: BENE HAN FATTO SYMBOLA E COMMISSARIO A LANCIARE NEXT APPENNINO
“La notizia che i fondi del Piano nazionale complementare al PNRR, per le aree del sisma, sono andati anche per creare una filiera di pellet locale, usando in ‘cascata’ il legno da foreste pianificate, gestite, certificate, è la più bella del Seminario Estivo di Mantova, promosso da Symbola. Proprio la Fondazione guidata da Ermete Realacci, Domenico Sturabotti, Fabio Renzi ha costruito pezzi di questo percorso virtuoso sulle filiere forestali, sempre d’intesa con Uncem, spingendo nel verso giusto i Commissari per la ricostruzione Guido Castelli e prima Giovanni Legnini. Ci hanno creduto e oggi a Guido va un particolare plauso. Quel pellet è frutto di una vera filiera. Che cresce e resta anche finito il PNC. La ricostruzione economica dei territori del sisma è punto fermo, come mi insegnano Fabio Renzi con Paolo Pigliacelli di Symbola. Le filiere forestali che nascono lì, sui Sibillini e tra i Monti della Laga, sono esemplari”.
Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.
Le filiere del legno finanziate con il PNC sisma vedono coinvolte le imprese forestali locali con le Unioni Montane di Comuni, oltre alle Comunanze Agrarie, le principali proprietarie delle aree boschive e l’impresa di trasformazione e commercializzazione Laga Legno Srl, sul cui capitale è intervenuta recentemente anche l’impresa edile ascolana Panichi. Grazie alla Laga Legno Srl, il legno proveniente dai boschi dell’Appennino centrale viene prodotto e venduto in tavolato, cippato e pellet. La finalità è una gestione boschiva sostenibile ed oculata, attenta al territorio e con importanti ricadute sull’economia locale. Quei sacchi di pellet sono successo sociale ed economico, vera ricostruzione, ottimo frutto di investimenti di fondi pubblici