BANCHE LASCIANO I TERRITORI, UNCEM A CONDOVE: SCELTE DANNOSE PER GLI ISTITUTI DI CREDITO, CORRENTISTI E COMUNI ANDRANNO VERSO POSTE. AVVIATA MOBILITAZIONE
“Stamani a Condove, nel cuore della Val di Susa, abbiamo con tanti Sindaci e moltissimi cittadini ripetuto con forza e determinazione quanto Uncem afferma da almeno dieci anni. Le banche che chiudono sportelli sui territori, come stanno facendo in particolare Unicredit e Intesa-San Paolo, lo fanno in primis a loro danno. Perché perderanno migliaia di correntisti, peraltro al momento neanche informati delle chiusure degli uffici dove hanno il conto. Lo fanno a danno di Comuni e comunità locali che di certo guarderanno ad altro, ad esempio a Poste Italiane, per aprire un conto, scegliere la carta di credito o per la tesoreria dell’Ente. A proposito, nei giorni scorsi, dopo aver scritto ad Abi, la risposta ricevuta da Antonio Patuelli, alla guida dell’Associazione Bancaria Italiana, ha dell’incredibile. Patuelli mi segnala che se i Comuni hanno la tesoreria presso una banca, questa non chiuderà lo sportello. Da dieci anni sappiamo invece benissimo che così non è e che il libero mercato, con una Politica purtroppo debole e indebolita da continui attacchi, ha fatto sì che le grandi banche come molte medie e piccole, decidessero unilateralmente, senza alcun dialogo con politica e territori, di andare e smobilitare quanto creato sui territori. Patisce la montagna, la collina, ma non solo. Patuelli dovrebbe sapere che alle gare per affidare la tesoreria, Comuni e Unioni ricevono quasi sempre il due di picche dalle banche. Che manco rispondono oppure provano a dettare condizioni inaccettabili. Il sistema non funziona e i territori spoliati non possono essere accusati di non saper guardare al futuro. Sappiamo benissimo cosa sia la moneta elettronica piuttosto che l’home banking on line. Ci crediamo. Ma quello che le banche non sanno è che il Paese è fatto di piccoli Comuni, di territori montani, di fragilità e di terza età sempre più ampia. Andarsene è emblematico di un sistema che risponde all’alta finanza, che ignora le comunità, che guarda con sufficienza ai Sindaci, ma che incamera ogni anno milioni e milioni di euro di utili. Chiude lo sportello, blocca il bancomat. Danneggia se stessa e favorisce quanti restano. Come le Poste, che stanno potenziando offerta e capillarità. Il patto con loro funziona. Ed è il patto che la Politica forte vuole, deve fare anche con Anas, Rfi, oltre a imporre regole alle società private di telecomunicazioni e forse alle banche, come detto dal Ministro Boccia agli Stati generali della Montagna. Il momento è giusto. Gli Enti locali faranno la loro parte”.
Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, a poche ore dall’incontro pubblico convocato a Condove con il Sindaco Jacopo Suppo al quale hanno partecipato intervenendo molti Sindaci piemontesi, il Presidente dell’Unione montana Pacifico Banchieri, la Consigliera regionale Francesca Frediani e anche il Sindaco di Monticello d’Alba Silvio Artusio Comba a nome dei colleghi del Roero.