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Il “caro bollette” delle ultime settimane prosciuga i bilanci dei comuni italiani. E la situazione è ancor più grave nei comuni montani, sia per i budget ridotti, sia per il clima rigido.

Le compensazioni economiche a debito appaiono un palliativo tanto necessario quanto temporaneo. “Chiaramente la soluzione deve essere strutturale – evidenzia Marco Bussone, presidente nazionale UNCEM, l’Unione dei Comuni e degli Enti montani -E non può che passare per una transizione energetica rapida, sostanziale e sostenibile”.

Tra i migliori strumenti a disposizione dei comuni di montagna per crearsi un futuro energetico rinnovabile e protetto da imprevedibili oscillazioni dei costi, vi sono senza dubbio gli impianti e le piccole reti di teleriscaldamento a biomasse legnose locali. Come dimostra il caso di Pomaretto (To), un piccolo comune di 1000 abitanti nelle Alpi Cozie: “Abbiamo trasformato una preesistente rete di teleriscaldamento a metano alimentandola con legno locale” dice Giorgio Talachini della Coop. La Foresta, che ha realizzato l’intervento “A quattro anni dalla riconversione, abbiamo utilizzato sempre ed esclusivamente biomassa da alberi che crescevano a non più di 20km di distanza, impiegando in gran parte scarti di segheria e comunque solo assortimenti a cui non è possibile dare un impiego più durevole, secondo il principio di uso in cascata del legno”. La filiera e l’energia prodotta dall’impianto sono certificate PEFC, uno dei due principali standard di controllo della sostenibilità forestale, e forniscono introiti alla comunità locale per circa 75.000€ all’anno. Inoltre, la rete a fonti rinnovabili consente oggi di contenere i costi per gli utenti (il Comune, la scuola, l’ospedale e vari condomini): “È un contributo operativo al mantenimento dei servizi sul territorio di montagna. A gennaio 2022 abbiamo aggiornato la tariffa, applicando un incremento del 6%. A fronte del 50% del metano.” conclude Talachini.

 

È in questo contesto che il progetto pilota Legno Energia Nord Ovest (LENO), di cui UNCEM e la Coop La Foresta sono partner e che è finanziato dal Piano di Sviluppo Rurale della Regione Piemonte, ha scelto di aprire uno sportello informativo e di consulenza tecnica gratuita indirizzato agli Enti di montagna. “L’obiettivo è di supportare lo sviluppo di progettualità immediatamente attuabili con i fondi per l’efficienza energetica o del PNRR” spiega Andrea Crocetta, co-coordinatore del progetto LENO “Vogliamo favorire una rapida transizione dei sistemi energetici locali verso impieghi moderni e sostenibili del legno per energia. Per farlo è necessario trasformare le attuali criticità ambientali in opportunità, accompagnando un radicale mutamento d’approccio agli usi energetici delle biomasse legnose e indirizzandosi nettamente verso qualità, redditività locale, tutela dell’ambiente e della salute. Come a Pomaretto”. Infine, un chiarimento: “Perché uno sportello gratuito? Perché LENO, per esplicita richiesta della Regione, ha tra i propri compiti quello di fornire supporto tecnico agli Enti piemontesi e, semplicemente, perché non esiste un servizio simile ma è necessario ai piccoli comuni per elaborare rapidamente i progetti del futuro. La transizione è oggi” conclude Crocetta.

 

Sul sito di progetto www.legnoenergia.org sarà a breve accessibile un form per le richieste di assistenza; nel frattempo gli Enti interessati possono comunque utilizzare la sezione contatti.