COMUNITA’ ENERGETICHE RINNOVABILI: NUMERI TROPPO BASSI. UNCEM: AZIONE CON MASE E GSE PER DISINCAGLIARE I PROGETTI DEI TERRITORI. CER E GREEN COMMUNITY VANNO INSIEME
“Siamo pronti come Uncem a lavorare con il GSE e il Ministero dell’Ambiente per disincagliare i progetti di Comunità energetiche rinnovabili fermi sui territori. Abbiamo strtto un patto nuovo Uncem-GSE. Tra tante buone intenzioni, superiamo le troppe fatiche. E le assurdità burocratiche degli algoritmi. Dobbiamo andare oltre. È il tempo del fare. Gli impianti vanno fatti, le comunità devono essere costituite, gli incentivi devono arrivare, mentre il rischio è che vengano persi i fondi o ancora aumentate le platee dei Comuni ammissibili agli incentivi PNRR, oggi riservati ai Comuni con meno di 5mila abitanti. Con GSE siamo pronti a un intenso lavoro. La sfida energetica non si ferma alle porte delle zone urbane dove teste e risorse arrivano più facilemente. Coinvolgiamo veramente, oltre operazioni fantasiose e millantatrici, mosse da speculatori, tutti i piccoli Comuni. Le Comunità energetiche rinnovabili sono in primis per loro”.
Lo ha detto oggi il Presidente Uncem Marco Bussone, intervenendo a un seminario a Roma al GSE, fortemente voluto dal Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie nell’ambito del Progetto ITALIAE, al quale hanno preso parte il Presidente del GSE Paolo Arrigoni e il Consigliere sui temi della montagna, del Ministro Calderoli, Luigi Augussori.
“Fare le Cer, con il quadro normativo e burocratico attuale, è difficilissimo. Accedere agli incentivi PNRR ancor di più. Il portale per la registrazione delle Comunità energetiche è fatto quasi per nerd. Ma tutto questo non deve fermare i territori, i Comuni insieme, quelli in primis che sono dentro le 40 Green Community finanziate dal PNRR. Comunità energetiche e Green Community sono due cose molto diverse. Ma sono complementari. Le seconde, aree strategiche di programmazione, contengono le CER. Dobbiamo, vogliamo lavorarci, aiutando Mase, GSE, il Ministero guidato da Calderoli ad agire per drenare risorse che contrastino la povertà energetiche. Vogliamo fare rinnovabili, anche stanando le Regioni che non possono vietare rendendo inidonee troppi pezzi di territorio. Le aree parco ad esempio devono essere aree idonee alle rinnovabili, privilegiate, con impianti e Cer ben fatti. È nell’interesse della montagna. Ecco perché Uncem stringe un nuovo patto fattivo con il GSE e i Ministeri sulle Cer. Abbiamo grandissimo lavoro da fare per stare nella concretezza, andare oltre gli slogan e definire politiche di sviluppo reali, concrete, veramente che affrontino la crisi energetica utilizzando tutte le risorse economiche disponibili, dalle Cer al Conto termico 2.0 per efficientare gli edifici e renderli NZEB, il Fesr per illuminazione pubblica e generare progetti smart e green. Ci crediamo e il GSE sta in un patto di sviluppo e crescita a vantaggio della Montagna e del Paese. Da Uncem tutto il supporto per generare comunità, fiducia, coesione attorno alle sfide energetiche”.
I Comuni e le comunità che vogliono supporto e sostegno sulle CER possono scrivere una mail, indicando “dove si sono fermati”, cosa manca, dove si ferma il processo, cosa serve, cosa vogliono venga fatto, a s.santillo@uncem.net