NUOVO CODICE APPALTI, UNCEM: POSITIVO UNIONI DI COMUNI SIANO CONSIDERATE STAZIONI APPALTANTI COME COMUNI CAPOLUOGO DI PROVINCIA, CITTA’ METROPOLITANE E PROVINCE. ORA RAFFORZARE COLLABORAZIONE TRA PICCOLI COMUNI
Considerare le Unioni di Comuni – e dunque anche Unioni montane di Comuni ai sensi dell’articolo 32 del TUEL – ‘stazioni appaltanti” al pari delle Provincie e delle Città metropolitane, dei Comuni capoluogo di provincia e delle Regioni, è secondo Uncem molto importante. Va nella direzione giusta, per rafforzare la cooperazione tra Comuni, piccoli e grandi. Lo prevede il nuovo Codice degli Appalti, che entra in vigore domani. L’articolo 63 scrive che queste stazioni appaltanti, dunque anche le Unioni di Comuni, devono presentare da luglio 2023 domanda all’ANAC di scrizione agli elenchi delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza qualificate. Occorre dunque rafforzarle queste Unioni di Comuni, a vantaggio dei piccoli e dei grandi Comuni, sia con azioni istituzionali regionali, sia nazionali, affinché siano qualificate, come Uncem ha chiesto nelle audizioni parlamentari sul nuovo Codice, per renderle efficienti ed efficaci.