PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA POLIZIA STRADALE SUI TERRITORI, UNCEM: ASPETTIAMO CHIARIMENTI DAL VIMINALE. OCCORRE EVITARE DI ABBANDONARE AREE INTERNE E RURALI DEL PAESE
Uncem è fortemente preoccupata per il “Piano di razionalizzazione della Polizia Stradale” che sta circolando in queste ore tra i Sindaci di tutto il Paese. Tra i punti del piano vi è l’istituzione di 1 Sezione Polizia Stradale per Barletta-Andria-Trani, e contestuale soppressione di 2 distaccamenti, l’istituzione di 1 Sottosezione Polizia Stradale (Mantova nord), la soppressione di 6 unità operative distaccate non più strategiche, l’elevazione a Sottosezione di 14 unità operative distaccate e contestuale soppressione di 3 distaccamenti. Ma ciò che ha sorpreso di più Uncem è la soppressione delle unità operative di Ceva, Borgomanero, Domodossola in Piemonte, Lugo di Romagna e Rocca San Casciano in Emilia Romagna, Fonni in Sardegna. I Sindaci sono già saliti sulle barricate. Aspettano chiarimenti da Roma dove martedì è convocato un vertice al Viminale. La sorpresa per i tagli annunciati, da confermare, ha indotto Uncem a scrivere al Ministro dell’Interno. Auspicando non si tagli ancora una volta nelle aree interne e rurali del Paese, limitando i presidi, abbandonando pezzi di territorio. Soprende che il Ministero, nel documento organizzativo, affermi: “In un quadro complessivo di sistema in evoluzione, la soppressione di 6 distaccamenti non più strategici sarà finalizzata anche a rafforzare altri Reparti Autostradali e Ordinari, e consentirà di dare origine a economie gestionali virtuose. Il processo di revisione della localizzazione dei reparti si basa anche sulla oggettiva ridotta valenza operativa rispetto la rete viaria in cui insistono i citati reparti. Le operazioni ordinamentali sopra descritte comporteranno anche, previo interpello, la riallocazione delle risorse umane”. “Auspichiamo una revisione del piano – afferma Marco Bussone, Presidente Uncem – Sappiamo che Ministro dell’Interno e Sottosegretari hanno già ricevuto istanze dai Parlamentari dei territori, da molti Sindaci, e nei prossimi giorni dovrà esserci una concertazione, un dialogo con i territori che permetta di non smantellare presidi importanti, storici, a vantaggio della sicurezza viaria, stradale e autostradale”.