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È evidente che il sistema dei “Progetti utili alla collettività” per chi ha il reddito di cittadinanza, che parte oggi sulla piattaforma Gepi (https://www.lavoro.gov.it/redditodicittadinanza/Piattaforma-GePI/Pagine/default.aspxè pensato solo per i grandi Comuni. E mette in crisi tutti gli altri, in particolare i piccoli. La denuncia dell’Uncem raccoglie le istanze arrivate nelle ultime ore da molti Sindaci che da oggi con i loro Comuni, singoli o associati e raccordandosi a livello di ambito territoriale, sono responsabili dell’approvazione, attuazione, coordinamento e monitoraggio dei progetti “Puc”, anche con l’apporto di altri soggetti pubblici e del privato sociale. Un sistema complesso e poco chiaro in particolare sulle responsabilità e sulle assicurazioni che ne piccoli Enti, o anche nelle Unioni montane, dunque non può funzionare. Non ci sono garanzie per i Sindaci, non ci sono risorse e non ci sono persone che possano lavorarci, negli Enti, per attivare progetti.

Uncem ha già chiesto al Minitero del Lavoro che l’intero sistema venga rivisto. Il cerino è passato dal Ministero in mano ai Sindaci. Che oggi sono spiazzati, senza peraltro sapere quanti e chi sono i beneficiari del reddito di cittadinanza. Il sistema Gepi può funzionare nelle grandi città, dove vi sono competenti uffici strutturati, ma non certo nelle realtà piccole. Il carico burocratico è troppo gravoso. Perché le incombenze vengono scaricate sugli Enti locali, con uffici che devono programmare tutto il pacchetto eventualmente in accordo con il sistema di gestione dei servizi socio-assistenziali. Da otto a sedici ore settimanali di iniziative da strutturare. Per esempio, nell’ambito della manutenzione del verde pubblico, i lavoratori del Puc potranno fornire un supporto agli operatori degli Enti locali, che però mantengono la responsabilità delle attività. Altro nodo non semplice da sciogliere. “Così non va – spiega Marco Bussone, Presidente Uncem – I piccoli Comuni, le nostre Unioni montane, fino a quando non arriveranno risorse e chiarimenti su responsabilità e assicurazioni, non attiveranno Puc. Si valuti piuttosto di usare i ‘navigator’ per strutturare i Puc in accordo con gli Enti. Almeno non si va a gravare sui Sindaci e sugli uffici già oberati e stretti dalla burocrazia. Per i navigator le risorse sono state trovate. Per i Comuni invece oggi siamo al palo. Il Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo individui con Uncem una immediata soluzione”.