REVISIONE DELL’ELENCO DEI COMUNI MONTANI, DUE PROPOSTE DA UNCEM (PER EVITARE ULTERIORE CAOS)
“Verso una correzione intelligente dell’elenco dei Comuni montani, capace purtroppo di dividere e diventare elemento di polemica fortissimo, vedo due possibilità.
La prima è un allargamento delle dell’elenco e dunque cambiando le percentuali di territorio e le soglie minime di altitudine.
La seconda è una proposta nella quale ciascuna regione abbia come tempo 30 giorni per rivedere gli elenchi iniziali, super criticati, e aggiornare su base regionale i parametri di altitudine e pendenza. Dunque evitare che si vada verso rischio di ricorsi alla corte costituzionale, stando la materia montagna e dunque anche la classificazione in capo alle Regioni, come stabilito da diverse sentenze della Corte costituzionale di una quindicina di anni fa
Il riparto delle risorse che spettano alle Regioni si può benissimo fare con i parametri usati nel 2023 e nel 2024 senza per forza dover aspettare la nuova classificazione.
Preciso inoltre che Roma, secondo alcuni da sempre considerata montana nella classificazione storica che ora si vuole modificare, non mi risulta compaia nell’elenco dei Comuni montani presente sul sito del Governo, Dipartimento per gli Affari e le Autonomie, a questo link“.
Preciso inoltre che Roma, secondo alcuni da sempre considerata montana nella classificazione storica che ora si vuole modificare, non mi risulta compaia nell’elenco dei Comuni montani presente sul sito del Governo, Dipartimento per gli Affari e le Autonomie, a questo link“.
Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem

