DA PECHINO 2022 A MILANO-CORTINA 2026, UNCEM: AZIONE PER LA MONTAGNA CHE VINCE
Da Pechino alle Alpi. Diecimila chilometri per portare qui la bandiera olimpica consegnata oggi dal sindaco di Pechino Chen Jining al presidente del Cio, Thomas Bach, e a Milano-Cortina, ai sindaci delle città, Beppe Sala e Gianpietro Ghedina. Un rito bellissimo che mette i riflettori del mondo sulle Alpi. Sulle montagne a cinque cerchi. Su Cortina, perla alpina, e su Milano che da oggi deve essere una ‘capitale alpina’ vera. Che guarda a quello che c’è tra lei e Cortina senza pensare che le Alpi siano solo un’appendice ludica per pochi. Milano e le Città del fondovalle delle Alpi sono capoluoghi che proprio in vista delle Olimpiadi definiscono traguardi vincenti nel quadro di un patto nuovo con i territori montani retrostanti. Mai è avvenuto. Milano faccia quel che Torino non ha fatto nel 2006. Investa sulle valli, senza retorica e parole al vento. Non bastano soldi, finanziamenti o ancora mere opere. Serve un patto culturale e istituzionale insieme che metta al centro le comunità dei territori. Cortina e Milano corrono veloci, non da oggi. Ma il vero nodo da sciogliere è consentire a ‘quel che sta in mezzo’ di aumentare velocità e opportunità. Servizi, diritti di cittadinanza, ruolo, dignità. Le valli non sono orpello occasionalmente da sfoggiare da parte del Paese, come in caso delle Olimpiadi. Alpi e Appennini sono l’Italia vera, sono il Paese, che ora non può più far finta di non accorgersene.