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Da Pechino alle Alpi. Diecimila chilometri per portare qui la bandiera olimpica consegnata oggi dal sindaco di Pechino Chen Jining al presidente del Cio, Thomas Bach, e a Milano-Cortina, ai sindaci delle città, Beppe Sala e Gianpietro Ghedina. Un rito bellissimo che mette i riflettori del mondo sulle Alpi. Sulle montagne a cinque cerchi. Su Cortina, perla alpina, e su Milano che da oggi deve essere una ‘capitale alpina’ vera. Che guarda a quello che c’è tra lei e Cortina senza pensare che le Alpi siano solo un’appendice ludica per pochi. Milano e le Città del fondovalle delle Alpi sono capoluoghi che proprio in vista delle Olimpiadi definiscono traguardi vincenti nel quadro di un patto nuovo con i territori montani retrostanti. Mai è avvenuto. Milano faccia quel che Torino non ha fatto nel 2006. Investa sulle valli, senza retorica e parole al vento. Non bastano soldi, finanziamenti o ancora mere opere. Serve un patto culturale e istituzionale insieme che metta al centro le comunità dei territori. Cortina e Milano corrono veloci, non da oggi. Ma il vero nodo da sciogliere è consentire a ‘quel che sta in mezzo’ di aumentare velocità e opportunità. Servizi, diritti di cittadinanza, ruolo, dignità. Le valli non sono orpello occasionalmente da sfoggiare da parte del Paese, come in caso delle Olimpiadi. Alpi e Appennini sono l’Italia vera, sono il Paese, che ora non può più far finta di non accorgersene.