TAGLI DELLA LEGGE DI BILANCIO 2025, UNCEM: SUI COMUNI DA SOLI CADONO CON UNA POTENZA DEVASTANTE. RIORGANIZZARE GLI ENTI LOCALI PER SUPERARE FRAGILITA’
I tagli a carico degli Enti locali, contenuti nella legge di bilancio 2025, sono troppi. Lo scrive Uncem a tutti i Prefetti d’Italia. Il Presidene nazionale Marco Bussone è chiarissimo: il Paese ha necessità di riforme e Uncem ha sempre sostenuto l’urgenza di una riforma vera degli Enti locali, che imponga di lavorare insieme a piccoli e grandi Comuni, in particolare nei territori più fragili, montani e rurali. Il ritardo in questa riorganizzazione – un decennio almeno – sta minando l’attuazione del PNRR, con Enti troppo fragili, con un “municipalismo” spinto che ha visto troppi bandi essere destinati ai singoli Comuni. Così oggi i tagli – che sappiamo tutti essere urgenti per rientrare nel ‘pareggio di bilancio’ e nel ‘patto di stabilità’ europeo – sull’ambito piccolo e sul singolo Ente cadono con una potenza notevole, finendo per compromettere servizi pubblici e interventi per famiglie e comunità. Ancor più duro è sopportare i tagli nelle zone montane che avrebbero urgenza, nel quadro di una riorganizzazione degli ambiti amministrativi territoriali, anche di una fiscalità differenziata e peculiare, in primis per il sistema pubblico degli Enti locali, che permetta di far fronte a sovracosti di servizi e investimenti montati proprio dai Comuni di Alpi e Appennini. Non da ultimo, è urgente favorire come Città e Montagne agiscono insieme con Autonomie in dialogo, in stretta relazione. Evitiamo come Uncem ogni partizione e frammentazione: generiamo relazioni territoriali anche istituzionali, finanziarie, flussi economici, riconoscimento dei servizi ecosistemici-ambientali, reciproche urgenze.
Le prime analisi Uncem sulla legge di bilancio 2025, contengono una richiesta al legislatore nazionale, al Governo e al Parlamento che avviano l’iter verso l’approvazione della legge, di rivedere l’articolo 104. I tagli di risorse per investimenti e per spesa corrente sono eccessivi. Così come da stralciare è l’articolo sulla riduzione del turn-over negli Enti locali.
Uncem non vuole contrapposizioni politiche. Ve ne sono già troppe e queste finiscono per allontanare le Istituzioni proprio da chi è già più lontano dai centri decisionali. Vogliamo come Uncem lavorare con Governo e Parlamento per soluzioni organizzative vere, durature, in linea con altri Paesi UE che hanno ben più Comuni dell’Italia, ma hanno saputo farli lavorare insieme. Vale anche per noi. Non abbiamo più tempo. Lamentarsi per mancanza di personale, fondi, o Segretari comunali è un esercizio di stile che ormai è figlio del passato. Scegliamo di non lamentarci, di fronte a tante mancanze, e costruiamo riforme vere. Facciamo e faremo la nostra parte.