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È stato firmato oggi a Roma, presso la sede in piazza Colonna della Regione Friuli Venezia Giulia, il rinnovo del Contratto nazionale 2025-2028 degli Operai idraulico-forestali. Per Uncem erano presenti il Presidente Marco Bussone, con il Vicepresidente nazionale Vincenzo Luciano. Proprio quest’ultimo ha lavorato intensamente, nell’ultimo anno sul nuovo testo, insieme con l’Assessore regionale piemontese Marco Gabusi, coordinatore del tavolo del Contratto per la Conferenza delle Regioni, il Segretario generale della Conferenza Alessia Grillo, e con il Rappresentanti delle Associazioni datoriali e Sindacali. Al tavolo oggi alla firma, Regioni, Uncem, Agirtal-Agci, Federforeste, Legacoop, Confcooperative, Flai Cgil, Fai Cisl, Uila.

“È stato fatto un lavoro prezioso – commentano Luciano e Bussone – a vantaggio di un comparto che agisce nel sistema pubblico dei nostri Enti, Comuni e Comunità montane, nelle Regioni, e anche nelle imprese dei territori, in particolare cooperative e aziende agricole. Un comparto che ha un capitale umano con nuovi diritti, più risorse, più opportunità per dare pieno valore al capitale naturale, 12 milioni di ettari di foreste in Italia. Uncem lavora con questo comparto strategico per la montagna, fatto di 60mila persone, da sempre. Per dire come attuiamo la valorizzazione dei servizi ecosistemici-ambientali e il Testo unico delle filiere forestali del 2018. Due leggi che sono pietra miliare per il nostro impegno collettivo sui territori. Gli operai idraulico forestali sono pezzo portante dell’economia dei territori. Generano sviluppo e protezione, inclusione e difesa dei versanti alpini e appenninici. Ringraziamo il Presidente della Conferenza delle Regioni Fedrica, il Segretario Grillo, l’Assessore Gabusi, tutti i rappresentanti datoriali e sindacali. Nulla era scontato. Invece, il lavoro fatto nel dialogo è preziosissimo, dà fiducia e nuova immagine al comparto, nel quale Uncem crede moltissimo”.

Tra i punti qualificanti del contratto: il rafforzamento delle attività di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro a partire dalla perimetrazione delle applicazioni contrattuali negli appalti; le normative di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro, importante in particolare per gli addetti a tempo determinato che caratterizzano gran parte del comparto; la valorizzazione del Filcoop sanitario, con un aumento da 52 a 62 euro l’anno della quota versata, e l’inclusione nel fondo anche dei lavoratori a tempo determinato che abbiano lavorato 360 giornate nell’ultimo triennio; introdotta poi l’integrazione del 100% del salario in caso di infortunio; implementate infine le ore di permesso e quelle per studio e formazione. E poi, l’aumento salariale, pari a 135 euro a regime che sarà erogato in tre tranches, 80 euro dal 1° gennaio 2026, 35 euro dal 1° gennaio 2027 e 20 euro dal 1° gennaio 2028, per un montante complessivo di quasi 5mila euro