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Il punto per il futuro delle aree montane è la qualità del sistema agricolo. Addetti, operatori, persone impegnate per tenere in vita il settore primario. Come vanno agricoltura e zootecnia in Val d’Aosta? Come orientare il lavoro verso la nuova PAC? E come intervenire sul “rurale” nel quadro delle politiche comunitarie? Focus sull’agricoltura – e su tutti i dati sociali ed economici della Valle – lunedi 18 agosto alle ore 20.30 a Oyace, nel salone comunale Linda Gorret in frazione La Crétaz 1, capoluogo, per la presentazione del “Rapporto Montagne Italia 2025” realizzato da Uncem ed edito da Rubbettino [ https://www.store.rubbettinoeditore.it/catalogo/rapporto-montagne-italia-2025/?highlight=montagne ]. Dopo la presentazione di Quart, Uncem torna sul territorio per un focus dedicato al settore primario.
Il Rapporto Montagne Italia 2025 supera le 800 pagine di dati, numeri, analisi, approfondimenti coordinati da Luca Lo Bianco e Marco Bussone, con un gruppo di autori che vanno da Aldo Bonomi, sociologo di AASTER, a Giampiero Lupatelli di Caire, a Nando Pagnoncelli di Ipsos. Testi di Papa Francesco, del Presidente Mattarella, del Ministro Calderoli. Un lavoro di analisi a sette anni dall’ultimo Rapporto sulla Montagna presentato da Uncem.
A Oyace lunedi sera – incontro aperto a tutte e tutti – interverranno Stefania Clos, Sindaco di Oyace; Marco Carrel, Assessore all’agricoltura e risorse naturali della Regione Automoma Valle d’Aosta; Michele Sigaudo, Direttore Didattico Institut Agricol Régional; Jean Barocco, Consigliere Uncem; Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte; Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.