BANDA ULTRALARGA NEI COMUNI E COLLEGAMENTI VELOCI A INTERNET, BUSSONE (UNCEM): ANAS, TRENITALIA, RFI AGEVOLINO CONCRETAMENTE INFRASTRUTTURAZIONE DIGITALE. LAVORI BUL BLOCCATI IN TROPPI COMUNI
“Apprendo con favore che grandi operatori delle infrastrutture che collegano il Paese, da un palco a Bergamo, insistono sulla necessità di collegare in rete i Comuni, anche digitalmente, di avere adeguate infrastrutture digitali per i piccoli Comuni e per le aree montane interne. Bellissimo. Ne siamo felici. Ottima intenzione. Sembra che qualcuno dunque si sia svegliato o esca dalla timidezza. Ricordiamo a tutti i decisori e responsabili delle reti di infrastrutture viarie e ferroviarie del Paese che il Piano Banda ultralarga del 2016 in molti piccoli Comuni è bloccato perché Anas, RFI, Trenitalia, non danno le autorizzazioni per attraversare i sedimi ferroviari, i binari dei treni, o le strade statali. E così fanno molte Province e Città metropolitane, che bloccano i tagli delle strade provinciali per quei cittadini che vogliono avere l’FTTH, ovvero lo scavo per la fibra da portare nelle case, a partire dall’armadio o dal tombino realizzato da Open Fiber. I Comuni giustamente sono arrabbiati e i Sindaci purtroppo impotenti. Ma arrabbiati. Se Infratel poco può fare, almeno RFI sblocchi ad esempio, tra gli altri, il collegamento tra Oulx e Gravere nella tanto tormentata Val di Susa. Dove c’è tutto per tutti, secondo qualcuno, ma in internet si va a 56kb. Forse è meglio che dopo le grandi dichiarazioni di intenti, si scenda nel merito. Si risolvano i problemi. E qualcuna di queste società ascolti Uncem, svegliando poi chi all’interno ha in mano autorizzazioni e procedure burocratiche. Altrimenti, fanno bene i Sindaci a essere arrabbiati, assediati dai cittadini che vorrebbero fare i contratti con gli operatori per i pacchetti internet ad alta velocità, ma la fibra invece è spenta, non attiva, o gli anelli non sono collegati tra loro. Emergenze nell’emergenza del digital divide. Che oggi ci auguriamo qualche decisore delle aziende di Stato abbia scoperto, pieno di buone intenzioni dal palco. E domani, quei problemini li possa risolvere”.
Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.