BOSCO CHE CRESCE, CONVEGNO UNCEM A LONGARONE SABATO 15 FEBBRAIO. GESTIRE E PIANIFICARE PER PRODURRE E GENERARE ECONOMIA SUI TERRITORI
Come creare una filiera del legno efficace nel Bellunese e in Veneto? E come governare gli effetti del cambiamento climatico sulla risorsa boschiva? Se ne parla sabato 15 febbraio alle ore 9.30 a Longarone Fiere nell’appuntamento “L’Italia in un bosco che cresce”. Nel convegno, promosso da Uncem con la collaborazione del Gal Prealpi e Dolomiti, esperti ed esponenti istituzionali di Provincia, Regione e Governo nazionale si confronteranno sul futuro del legno nel nostro territorio. Una tematica che trova la sua collocazione in apertura di “Costruire, il Salone del Sistema Casa in Montagna”; al termine, infatti, il taglio del nastro con l’inaugurazione dell’edizione 2025.
Tra gli ospiti ci saranno Alessandra Stefani, presidente del Cluster Nazionale Italia Foresta Legno, Davide Pettenella, professore del dipartimento Tesaf dell’Università di Padova, Luca Santini, presidente di Federparchi e Antonio Nicoletti, responsabile nazionale Aree Protette di Legambiente. Atteso anche l’intervento del comandante della Regione Carabinieri Forestali Veneto Francesco Pennacchini. Sul fronte istituzionale, invece, interverranno il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin, l’assessore regionale all’Ambiente Gianpaolo Bottacin, mentre le conclusioni saranno affidate al senatore Luca De Carlo, nella sua veste di presidente della Commissione Agricoltura. Per Uncem interverrà, oltre al presidente regionale Vigne, anche il presidente nazionale Marco Bussone.
“Si tratta di un’occasione molto importante per un confronto concreto e a tutto tondo sulla risorsa legno e sul futuro di una filiera del legno a livello bellunese e veneto – spiega il presidente di Uncem Veneto Ennio Vigne – Per questo saranno presenti studiosi e ricercatori, tecnici ed esperti del settore, esponenti del mondo imprenditoriale e delle associazioni ambientaliste, oltre, naturalmente, ai rappresentanti di tutti i livelli istituzionali e degli organi di controllo. L’obiettivo è fare una fotografia dello stato attuale del patrimonio boschivo delle nostre montagne e tracciare una possibile traiettoria di sviluppo della filiera del legno; lo faremo partendo da dati estremante attuali e aggiornati, come quelli legati al cambiamento climatico in atto e ad alcuni eventi straordinari che abbiamo vissuto, primo fra tutti la tempesta Vaia”.