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“Da due anni, con Uncem Lazio abbiamo voluto una giornata di lavoro, di ragionamento, di commemorazione a Ventotene. È molto importante per noi, per Uncem. Guardando ad Altiero Spinelli, al suo messaggio, al suo esempio. Perché Ventotene è luogo di pace, di unità, di coesione, di modernità. E noi, che ci occupiamo di paesi, di territori, di ambiente, di montagne, vogliamo ripartire da quel Manifesto, da quell’isola. Ventotene non è sola. Altiero Spinelli non è solo. Non è solo una lapide, non è una tomba, non è un testo scritto. Ripartiamo dunque domani da Torre Pellice, dove arriva il Presidente della Repubblica a ricordare il messaggio di Spinelli e di molti altri con lui. Federare, unire l’Europa. Nella pace che oggi Papa Francesco e Sergio Mattarella ci invitano a costruire. Ogni giorno ripartendo dai territori e dalle comunità. Dunque insieme, Ventotene, Torre Pellice e i paesi valdesi, ma anche Chivasso, con la Carta per l’autonomia dei popoli alpini, con Camaldoli e il Manifesto ricordato, nell’attualità straordinaria e preziosa, due mesi fa dal cardinal Zuppi proprio con Mattarella. Un filo rosso unisce questi luoghi. Sono territori per l’Europa unita, per le comunità che credono nel futuro e che sono certe che ‘tutto è connesso’, che da soli non ci si salva, che siamo Paese di paesi e nell’Europa unita vi è risposta anche a quella parte di mondo meno fortunata che arriva nell’Occidente che non può non accogliere. Messaggi che il Presidente della Repubblica ripete, e che Uncem è già pronta ad accogliere”.

Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, a poche ore dalla visita del Presidente Mattarella a Torre Pellice.