Può far sorridere, ma non troppo. “Perché la situazione che Paolo vive è quella di tanti altri Comuni italiani – precisa Mottinelli – È una situazione assurda, dove si incrociano numerosi elementi critici che da anni Uncem segnala alle Istituzioni centrali rispetto all’organizzazione dei piccoli Comuni. Spesso, la risposta è stata semplicistica, volta alla chiusura degli stessi Enti troppo piccoli. Mi pare però che non sia sufficiente e opportuna. Paolo Erba illustra una situazione ricorrente, tipica, è senza personale, con richieste continue, da parte dello Stato, di dati e informazioni, con osservazioni e istanze che arrivano dai Ministeri dopo anni, con quella gestione saggia ed efficace che i Sindaci mettono in atto, e che però non viene riconosciuta. Così prevale l’attenzione degli uffici romani sul ritardo di qualche giorno nell’invio di una rendicontazione al Ministero, con la colpa di non aver risposto in tempo, e non con la presa di coscienza dell’assurdità della domanda, dei tempi della stessa, della situazione in cui versano i piccoli Enti e del tempo che si è fatto perdere al Comune per rispondere”.

Paolo Erba ha voluto rispondere allo Stato, ha anche predisposto le risorse che dovrà restituire. È un uomo delle Istituzioni. “Paolo è stato diligente e ha tutto pronto. Se il Presidente e i Ministri lo riterranno, potremo insieme recarci a Malegno, nei prossimi giorni, per verificare quella rendicontazione e quel bilancio incriminato – allarga le braccia il Presidente nazionale Uncem Bussone – nonché per portare a Roma i sacchi con le monetine, quei mille euro che lo Stato a chiesto a Malegno di restituire“.