Seguici su:

Non bastavano le candidature di grandi città sul piano dei borghi montato dal Ministero della Cultura. Avevamo espresso non poche preoccupazioni, già due mesi fa, per l’impostazione poco efficace del piano dotato di 1 miliardo di euro di fondi del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. E lo ribadiamo oggi, mentre ricevo mail di proposte di società e associazioni che si propongono come assistenze tecniche ai Comuni per rispondere al bando della linea b, per candidare progetti che verranno finanziati fino a 1,6milioni di euro. Il punto che va considerato non sono le proposte in sè, ma gli annunci di queste società che diffondono paper e accordi con opportunità di progettualità da inserire nei dossier di risposta agli avvisi, che farebbero guadagnare 20, 25, 30 punti… come se le iniziative di rivitalizzazione dei borghi, che non vogliamo più chiamare così ma paesi, derivassero dal presunto semplice inserimento di azioni nelle risposte per candidarsi a quella che è sempre di più una lotteria. Il Ministro Franceschini metta un argine a questa deriva che non fa bene al Paese. Blocchiamo queste iniziative effimere. I Comuni non le accetteranno, ma anche il Governo, il Ministero della Cultura agiscano con i loro bandi e avvisi contenendo eccessi burocratici e complicazioni che si prestano alla spinta di soggetti spuria che non riteniamo idonei all’azione di trasformazione dei territori interni e rurali.