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Uncem presenta una piattaforma di dieci punti per le elezioni al voto. Un documento che contiene obiettivi, impegni, sfide che l’Unione nazionale dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani presenta ai Candidati Presidente e ai Candidati Consigliere. Ma che deve diventare un pezzo portante dell’Agenda della legislatura, impegnando maggioranza e opposizione, Giunte e Consigli regionali di Val d’Aosta, Liguria, Veneto, Toscana, Campania, Marche, Puglia, chiamate al voto domenica e lunedi.

Si parte da un “punto zero”, carico di valori. “Qualsiasi Politica per i territori si attua in forte dialogo, concreto e continuo, con il sistema di Enti territoriali, con le imprese, il terzo settore, le comunità tutte che operano sui territori. L’Articolo 44 della Costituzione è il nostro punto fermo, deve essere il vettore di politiche regionali, e nazionali, che scelgono soluzioni e decidono di non mettere in un angolo le politiche per le Montagne. Siano al centro delle Agende. Le Montagne non sono un residuo e non hanno bisogno di assistenza. Spopolamento, abbandono, desertificazione si combattono con cultura, pianificazione, investimenti, scientifica attenzione alle dinamiche sociali, demografiche, climatiche, economiche. Pensiero e Azione che vanno condivisi con l’intero sistema istituzionale, preziosissimo. La Montagna genera segni di fermento. Credere nel “Noi” è la migliore fonte di politiche inclusive che danno speranza e fanno sentire tutti parte di una Comunità”.

A seguire, dieci ambiti di azione: innovazione, modernizzazione del sistema istituzionale funzionale allo sviluppo locale, politiche di compensazione e perequazione, difesa del suolo, rivitalizzazione post-sisma e messa in sicurezza del territorio. Ancora, green economy e ambiente, turismo, scuola, cultura e giovani, welfare, medicina di territorio, servizi, recupero edilizio e riqualificazione urbana. Non solo finanziamenti, ma Politiche, strategie, anche nel quadro europeo verso il Recovery Fund e la nuova programmazione comunitaria.

“Non sia la montagna sottovalutata. Parlarne è importante, ma occorrono pensiero e azione – precisa Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem – Tantissimi parlano oggi di territori, borghi, montagne. Devono farlo bene, in un dialogo continuo con gli Enti locali e Uncem. Usino bene, i Candidati, questi ultimi giorni di campagna elettorale e agiscano dopo, per cinque anni di legislatura nei quali questa Piattaforma sostiene politiche che non sono ‘della montagna’, bensì di tutti, delle intere regioni, del Paese“.

“Occorre spostare più vicini ai territori i centri decisionali – evidenzia Ennio Vigne, Presidente Uncem Veneto – Riportiamo la montagna al centro, proseguendo un percorso virtuoso che abbiamo fatto in Veneto, anche trasformando le Comunità montane in Unioni montane di Comuni. Aggiorniamo le normative e lavoriamo per non entrare in maggiore sofferenza nel confronto con le Regioni a Statuto speciale”.

“Forestazione e innovazione sono al centro di questa campagna elettorale e del lavoro che Uncem ha fatto con le Regioni – aggiunge Vincenzo Luciano, Presidente Uncem Campania e vicepresidente nazionale, insieme con Antonio Di Maria, alla guida della Provincia di Benevento – I Candidati pongano al centro le Politiche per la montagna in un rapporto sinergico con Uncem. Lavoriamo alle Unioni montane di Comuni e al nuovo contratto nazionale degli Operai forestali. Sburocratiziamo la Pubblica amministrazione e sosteniamo i giovani, con una costante attenzione alla scuola e alla digitalizzazione”. “Le montagne devono parlarsi tra loro, in italia e anche al di là delle Alpi”, ha rimarcato Jean Barocco, per anni alla guida del Celva in Val d’Aosta.

“Tutti i candidati stanno parlando di aree interne e montane – sottolinea Michele Maiani, Presidente Uncem Marche – Spesso se ne parla anche a sproposito. Non servono grandi leggi, ma occorrono vere attenzioni per le aree montane. Gli Amministratori locali fanno già la loro parte come dimostrato oggi con l’apertura delle scuole, sui territori, efficace ed efficiente. Le Marche tornano a crescere se montagna e aree interne tornano a crescere. Così, per le aree del sisma, nella ricostruzione guidata dal Commissario Giovanni Legnini, il più grande cantiere d’Europa, servono celerità e meno burocrazia. Uncem si impegna a fondo su questi fronti. I Candidati e poi gli Eletti facciano altrettanto”.