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Una nuova deliberazione della Corte dei Conti della Puglia del 24 luglio 2019 ribalta la precedente della Corte Conti Piemonte in merito di cofinanziamento del trasporto scolastico da parte dei Comuni. Secondo il nuovo pronunciamento dei Magistrati contabili, riportato oggi dal Sole 24 Ore, gli Enti locali potranno continuare a assicurare il servizio purché il costo a carico del bilancio comunale non sia superiore a quello sostenuto nell’esercizio precedente e, in caso di contribuzione regionale, avranno la possibilità di destinare parte di queste risorse per finanziare anche un possibile incremento del servizio.
Si tratta di un documento che mette al sicuro Sindaci e Amministrazioni che finanziano il servizio, interamente o parzialmente, integrando quanto pagato dalle famiglie. È certamente positiva la Determinazione che arriva da Bari, secondo Uncem. I giudici contabili pugliesi, pur ripercorrendo e condividendo le motivazioni contenute nel parere dei colleghi piemontesi, effettuano alcuni fondamentali chiarimenti, dirimenti per quanto riguarda la possibilità di poter continuare il servizio anche per il nuovo anno scolastico, lasciando fuori dal panico i molti Enti locali in attesa dell’intervento legislativo. La Corte precisa che “nell’obbligatorio rispetto dell’economicità del servizio, presupposto essenziale per consentire l’effettività e la continuità della sua erogazione, tra le risorse volte ad assicurare l’integrale copertura dei costi possono essere ricomprese le contribuzioni regionali e quelle autonomamente destinate dall’ente nella propria autonomia finanziaria purché reperite nel rispetto della clausola d’invarianza finanziaria espressa nel divieto dei nuovi e maggiori oneri, con corrispondente minor aggravio a carico all’utenza”. L’Ente locale può dunque destinare, nella propria autonomia finanziaria, specifiche risorse finanziarie purché reperite nel rispetto della clausola d’invarianza finanziaria espressa nel divieto dei nuovi e maggiori oneri.

Uncem però non sospende la mobilitazione. La deliberazione mette maggiore tranquillità tra Sindaci e Amministrazioni. Ma il punto vero politico e istituzionale è la modifica della legge vigente, il comma 2 articolo 5 del Decreto legislativo 63-2017. Non possono e non vogliono i Sindaci essere continuamente “appesi” a sentenze di Corte Conti, Tar, Consiglio di Stato, alle scelte e alle parole espresse da Magistrati contabili e Giudici amministrativi. La politica e le Istituzioni devono fare il loro mestiere senza che la giurisprudenza apra più o meno spazi di dubbi e generi confusione piuttosto che certezze. Per questo Uncem ribadisce ai Sindaci di approvare al più presto un ordine del giorno che impegna Governo e Parlamento a legiferare modificando l’assurda norma vigente, nonché stanno già inviando lettere ai Presidenti di Camera e Senato chiedendo di inserire il provvedimento nei lavori parlamentari, al più presto. La mobilitazione non si ferma, anche se, in base a quanto scritto dalla Corte Conti Puglia, possiamo essere più sereni.

 

—   SENTENZA, ODG e BOZZA DI LETTERA ALLEGATI IN FONDO ALLA PAGINA   —