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Solo i siti internet di Governo, Ministeri, Protezione Civile, Regioni, Associazioni degli Enti locali come Anci e Uncem (con l’accordo delle Autorità competenti) possono dare ai Sindaci e agli Enti territoriali informazioni ufficiali rispetto all’emergenza. Nessun altro. Uncem segnalerà alla Protezione Civile, alle Unità di Crisi regionali le iniziative, come app e linee telefoniche o web di assistenza gestite da privati e altri soggetti, che non ritiene adeguate per la gestione corretta dell’emergenza in corso. Gli Enti locali sono bersagliati in queste ultime settimane da proposte di tutti i generi, dalle app per il tracciamento delle persone ai numeri di telefono per avere informazioni fino ai testi interpretativi, a pagamenti, della normativa dall’inizio della crisi. Sono proposte da soggetti diversi, anche associazioni, imprese private, gestori di servizi. Alcune sembrano essere più “autorevoli”, altre non lo sono per niente. Per questo Uncem le segnalerà alle autorità e ha chiesto ai Comuni – che già hanno ben chiaro questo sistema adottato da anni da troppe aziende per iniziative di protezione civile fasulle e non adeguate – di non aderire ad alcuna proposta, anche quelle gratuite, tantomeno quelle a pagamento. Tutte le mail ricevute verranno inoltrate da Uncem alle autorità. Si tratta di spam mascherate, di fake news nascoste da chi vorrebbe essere utile e invece non lo è e rischia di danneggiare Enti locali e Amministratori. Come è nata la task foce nazionale contro le fake news, così Uncem ritiene importantissimo che la Protezione Civile ammonisca e blocchi tutte le iniziative che non nascono sotto l’egida dell’Unità di Crisi. Per questo Uncem aspetta e confida nel servizio ITAlert, per informazioni chiare, basate su messaggi e l’accesso a celle telefoniche, per tutta la comunità nazionale, così da eliminare al più presto tutte le app che i Comuni stanno pagando per dare alert ai cittadini.