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Sulle assunzioni negli Enti locali è tutto da rifare. La circolare della Funzione pubblica sulle assunzioni nei Comuni si trova presso l’Ufficio Bilancio di Palazzo Chigi e sta, quindi, terminando il suo iter. Numerosi i Comuni che si sono rivolti a Uncem evidenziando criticità e parametri completamente da rivedere.

Occorre una modifica dei nuovi parametri assuntivi previsti dalla legge di bilancio 2020 che, di fatto, ha stoppato dopo appena un anno, la possibilità di rimpiazzare con un turn over al 100% il personale cessato anche per ragione di pensionamenti. La legge di bilancio ha rinviato la determinazione degli spazi assuntivi a un decreto interministeriale (del 17 marzo 2020) chiamato a stabilire anche per gli enti locali un cosiddetto valore soglia, calcolando altresì “un valore soglia superiore a quello prossimo al valore medio, cui sono tenuti a convergere i Comuni con una spesa di personale eccedente anche la soglia superiore. Ai comuni che registrano un rapporto compreso tra i due valori soglia è fatto divieto di incrementare la spesa di personale registrata nell’ultimo rendiconto della gestione approvato”. Le norme superano infatti il principio del turn over e adottano, per la spesa relativa al personale, determinati valori soglia, differenziati per fasce demografiche e basati sul rapporto tra la stessa spesa per il personale e la media delle entrate correnti relative agli ultimi tre rendiconti approvati.

Questo meccanismo secondo Uncem penalizza pesantemente i piccoli Comuni e i Comuni “virtuosi”, senza debiti, e con piante organiche rimaste negli ultimi vent’anni ben al di sotto degli standard. Uncem ha scritto ai Ministri della Pubblica Amministrazione e dell’Economia e dell’Interno. Occorre permettere ai Comuni e agli Enti sovracomunali un turn over al 100% come era stato già stabilito e concertato con le Associazioni degli Enti locali.