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Uncem si congratula con Bergamo e Biella, scelte oggi dall’Unesco quali “Città creative 2020”. Biella per l’artigianato e Bergamo per la produzione casearia. Due riconoscimenti – su 66 assegnati in tutto il mondo – importantissimi per il nostro Paese che, secondo Uncem, confermano il legame imprescindibile delle aree urbane, delle due città, con le valli alpine delle quali sono il fulcro, fondovalle pulsante a garantire armonica crescita e servizi.
Biella e le sue produzioni d’eccellenza manifatturiere legate al tessile, alla laneria, artigianali e oggi orientate all’innovazione, non sarebbero state le stesse senza le valli, gli uomini dei territori, la cultura e la tradizione dell’allevamento, l’acqua dei torrenti alpini che dava energie per i telai, la forza-lavoro nelle fabbriche accanto ai borghi, la capacità di essere territorio esteso, “industria verticale” secondo la definizione di Aldo Bonomi, distretto operoso nel quale la città non può essere senza le sue valli, e viceversa.

Le città creative sono riconosciute dall’Unesco come “laboratori di idee e pratiche innovative”, capaci di costruire “un contributo tangibile al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile attraverso pensieri e azioni innovativi”.

Bergamo è stata candidata e oggi premiata per il settore caseario. In Italia esistono 50 Dop nella produzione casearia, a Bergamo ve ne sono ben nove: Formai de Mut, Taleggio, Bitto, Grana Padano, Gorgonzola, Quartirolo Lombardo, Provolone Valpadana, Salva Cremasco, Strachitunt. Il latte, quelle Dop, sono essenza ed eccellenza del territorio, di tutte le valli, della città che si apre ai piccoli produttori, ai caseifici più strutturati, alle filiere che incontrano i consumatori, che danno lavoro nelle zone alpine e riducono lo spopolamento. “Una grande notizia per Bergamo, Sondrio e Lecco – commenta Alberto Mazzoleni, Vicepresidente nazionale Uncem – e soprattutto per le loro ‘Valli dei Formaggi’. Grazie a tutti quelli che ci han creduto e han lavorato per questa vittoria. In particolare complimenti a Francesco Maroni per la grande caparbietà e capacità dimostrata e con lui a tutto lo staff. Sento un po’ questo riconoscimento anche mio per aver collaborato sin dall’inizio a questo sogno e per quanto fatto a favore degli agricoltori e delle imprese montane, a partire dal progetto per la Valle Brembana e i suoi operatori del 2003 della #valledelformaggio realizzato con il Consorzio turistico Vallebrembana.com”.