Seguici su:

Si allegano alla news l’ordinanza firmata il 28 marzo 2020 da Angelo Borrelli relativa ai buoni spesa per i non abbienti, con all’interno la tabella delle cifre assegnate a ciascun Comune.

Si allega anche il Dpcm del 28 marzo 2020 con “Criteri di formazione e di riparto del Fondo di solidarietà comunale 2020” (pubblicato in Gazzetta Ufficiale con in coda la tabella delle assegnazioni a ciascun Comune) e la nota illustrativa.

 

UNCEM presenta di seguito ai Comuni alcuni possibili criteri per l’assegnazione dei buoni:

Si ritiene che alla “solidarietà alimentare” possano accedere tutti i cittadini che si trovano in condizioni di fragilità economica, causata dall’emergenza COVID 19.
Gli operatori valuteranno la situazione con particolare attenzione (a titolo esemplificativo) alle seguenti categorie:
– Privi di occupazione non destinatari di altri sostegno economico pubblico;
– Soggetti con Reddito di Cittadinanza attualmente sospeso, revocato e decaduto;
– Nuclei familiari numerosi (4+ componenti);
– Nuclei mono-genitoriali;
– Anziani soli con pensione minima o in assenza di pensione;
– Nuclei che a seguito del COVID19 si trovano con conti corrente congelati e/o nella non disponibilità temporanea dei propri beni e/o non possiedono strumenti di pagamento elettronici;
– Nuclei con disabili in situazione di fragilità economica.
– Partite Iva e altre categorie non comprese dai dispositivi attualmente in definizione a livello ministeriale.

È possibile anche definire l’entità del buono:

 – Valore del buono per i single: 100 euro
 – Valore del buono per nuclei con due componenti: 200 euro
 – Valore del buono per nuclei con tre o più componenti: 300 euro
– Presenza di neonati-infanti 0-3: +100 euro
Casi particolari (es: allergie, celiachia ecc.) da valutare incremento buona spesa: +50 euro

Dopo la valutazione della richiesta da parte degli uffici, in caso di accoglimento della stessa, sarà consegnato il buono con il relativo numero univoco da presentare direttamente agli esercizi commerciali che aderiscono all’iniziativa il cui elenco viene pubblicato sul sito internet del Comune.

Le richieste trasmette al Comune via mail vengono esaminate da una Commissione che può essere composta dal Sindaco o da un suo Delegato, dal Segretario comunale, o dal responsabile dei servizi finanziari del Comune, da un referente dell’ente gestore dei servizi sociali per il territorio, da un rappresentante del terzo settore individuato nelle associazioni che operano sul territorio.

Uncem suggerisce anche ai Sindaci di coinvolgere nell’esame dei criteri per l’assegnazione gli Enti che si occupano si socio-assistenziale sui territori, le Caritas locali, le organizzazioni che si occupano di distribuzione di “pacchi alimentari”, le associazioni del terzo settore, le parrocchie e le altre confessioni religiose che si occupano di sociale e assistenza alle fasce deboli della popolazione.