FONDO PER LE ATTIVITA’ ECONOMICHE E PRODUTTIVE DELLE AREE INTERNE E MONTANE: ARRIVANO 210 MILIONI DI EURO: IMPORTANTE MISURA PER SVILUPPO LOCALE E ANTICRISI COVID
Il Decreto dunque ripartisce tra i Comuni delle aree interne e montane italiani 210 milioni di euro per il sostegno alle attività produttive economiche, artigianali e commerciali dei territori.
3.101 Comuni saranno beneficiari, per un totale di 4.171.667 abitanti italiani coinvolti.
Il Decreto è stato pubblicato il 4 dicembre 2020 in Gazzetta Ufficiale. Eccolo: https://www.
Nei due allegati al Decreto vi sono i criteri di riparto delle risorse ai Comuni e l’elenco del contributo a ciascun Comune.
Molti Enti, moltissimi Sindaci e Amministratori hanno chiesto, negli ultimi due mesi, a Uncem di fornire indicazioni e specifiche.
Uncem, come già sapete, ha chiesto al Ministro Provenzano e ai Dipartimenti competenti per materia di promuovere al più presto occasioni (in webinar) di confronto con gli Enti beneficiari dei contributi. Ci è stato confermato che i Comuni riceveranno a breve una nota del Dipartimento della Coesione relativa a questo fondo. E i contatti Uncem con il Ministro Provenzano sono costanti.
Apprendiamo che volutamente il Decreto lascia ampio margine di discrezione ai Comuni per le modalità di uso del fondo. Ciascun Ente potrà usare le risorse a disposizione – nei limiti posti dal Decreto stesso ovviamente – così da rispondere in modo migliore e peculiare alle esigenze delle attività economiche del proprio territorio.
In attesa delle indicazioni ufficiali che perverranno da Ministero e Dipartimento, Uncem – in accordo con Fondazione Montagne Italia e Consorzio CAIRE – fornisce alcune utili informazioni ai Sindaci e a tutti gli Enti.
Comuni Beneficiari
Triennalità del fondo
Il fondo è triennale e i Comuni riceveranno la prima annualità nei prossimi giorni.
Per le annualità successive alla prima, l’erogazione è subordinata al completo utilizzo delle risorse erogate in riferimento alle precedenti annualità.
ATTENZIONE. L’articolo 7 del Decreto (Revoca delle assegnazioni di contributo) dispone che “Il contributo è revocato, integralmente o parzialmente, nel caso di mancato o parziale utilizzo, verificato attraverso il monitoraggio di cui al precedente articolo 6, entro sei mesi dalla conclusione dell’annualità di riferimento”. Ossia l’utilizzo (e vale anche il solo impegno dei fondi non essendovi specificazione diversa) deve avvenire entro 6 mesi dal 31/12/2020.
Per l’annualità 2020 questo significa che le risorse non devono essere assegnate e spese dalle attività economiche entro il 31 dicembre!
Uncem consiglia in primo luogo ai Comuni di accertare il contributo previsto in una variazione di bilancio nel mese di dicembre 2020. È infatti previsto che “Le variazioni di bilancio riguardanti l’utilizzo delle risorse trasferite dal Bilancio dello Stato connesse all’emergenza COVID-2019 possono essere deliberate dagli Enti locali sino al 31 dicembre 2020 con delibera della Giunta”. Dunque, la variazione può essere fatta insieme, ad esempio, con la quarta tranche del “fondone” per i Comuni e gli Enti beneficiari, insieme con la seconda tranche della “Solidarietà alimentare”.
Il Comune potrà varare in seguito alla variazione un bando per l’assegnazione delle risorse.
Impegno congiunto degli Enti
È auspicabile, come già avviene per molti contributi ricevuti da singoli Comuni, che vi sia – prima della definizione di un bando per l’erogazione delle risorse alle attività economiche – un confronto tra i Comuni dello stesso ambito territoriale ottimale, all’interno delle proprie Unioni montane di Comuni/Comunità montane. Questo per consolidare politiche di territorio, per evitare mero ‘assitenzialismo’ con risorse pubbliche, per impostare piani “di valle”, omogenei e a prova di futuro. Il Dpcm è stato volutamente – ci viene detto – scritto a “maglie larghe” così da lasciare alle Amministrazioni locali di poter interpretare meglio le puntuali esigenze locali. Ma una interazione e un confronto tra Comuni di una stessa valle è comunque auspicabile.
Quante imprese
Considerazioni di merito
Il bando non si sostituisce alle misure dei “Ristori” previste dagli ultimi Decreti in merito (in fase di conversione) redatti dal Governo nel corso della seconda ondata della pandemia.
Il “Fondo di sostegno alle attività economiche, artigianali e commerciali” nasce prima della pandemia e il suo utilizzo, da parte dei Comuni, non è esclusivamente finalizzato a misure che contengano l’impatto della pandemia. Questo può essere uno dei presupposti, ma non è l’unico e non è vincolante.
Si ricorda inoltre l’esistenza dell’importante iniziativa avviata dal Ministero dell’Innovazione, d’intesa con Uncem, “Vicini e connessi. Il digitale per l’economia locale” per sostenere i commercianti locali, i negozi di prossimità e le piccole imprese attraverso piattaforme di commercio online e servizi digitali per promuovere le loro attività. La stessa può essere segnalata nel bando implementato dal Comune rispetto al fondo oggetto della presente nota.
1 allegato:
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Contributi Comuni
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