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“Da inizio agosto, Uncem con i Sindaci dei Comuni montani (e non solo) italiani sta conducendo una battaglia per dire al Paese che il divario digitale è un allarme che compromette il futuro stesso del Paese. Che i telefoni che non prendono nel 20 per cento del territorio italiano sono una vera emergenza. Ancor più di internet che va troppo piano in attesa della piena attuazione del Piano banda ultralarga. Eppure, a fronte a un migliaio di mail arrivate da cittadini e Amministratori locali, che Uncem sta elaborando per comporre l’elenco delle zone italiane dove telefonare e mandare un messaggio è un miraggio, nessun Parlamentare, nessun Consigliere regionale, nessun membro di Segreteria dei Partiti politici italiani, si è fatto vivo chiedendo a Uncem informazioni e qualche dato. Sto avendo in queste ore importanti colloqui con le società di telefonia, le Telco, e con le loro Associazioni di categoria. Hanno colto l’importanza della mappatura che non vuole aprire polemiche, bensì risolvere i problemi che esistono favorendo opportuni investimenti e miglioramenti delle reti del Paese in particolare nelle zone montane. Nessun contatto invece dai politici impegnati in Regioni e in Parlamento. C’è ancora tempo. Abbiamo fiducia. La nostra mappatura si conclude il 30 settembre e l’elenco di zone senza segnale che stiamo componendo la vorremmo presentare proprio alla Camera dei Deputati o al Senato. Se prima, qualche Deputato o Senatore avesse voglia di occuparsene, potrebbe unirsi a Uncem, a tutti gli Amministratori italiani, nel provare a ridurre undivide digitale che oggi è fonte di troppe sperequazioni sociali ed economiche tra pezzi di Italia”.

Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, Unione dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani.