Seguici su:

Sabato 20 marzo, dalle ore 10,30, Uncem presenta su ZOOM le proposte dei territori, degli Enti locali e della Montagna per il Piano nazionale Ripresa e Resilienza per l’uso delle risorse del Next Generation EU. Questo il link per collegarsi: https://us02web.zoom.us/webinar/register/WN_Tc34cXICRU6vUiyHkMgNKw

Costruire un efficace Piano nazionale Ripresa e Resilienza, secondo Uncem, vuol dire incrociare le sfide poste dall’emergenza climatica e della pandemia, oltre che dalla crisi economica nella quale versa il nostro Paese da almeno dieci anni. Vuol dire investire con una strategia per superare le sperequazioni territoriali, che non sono nel Paese solo “nord-sud”, ma anche “territori urbani-territori rurali e montani”. “Ridurre queste sperequazioni è indispensabile per ridurre le disuguaglianze, che la pandemia ha accresciuto, nel quadro della lotta ai cambiamenti climatici che è fondamentale anche nei territori montani. Siamo territori in transizione, che devono crescere in un nuovo patto tra zone rurali, montane, interne e urbane, in una transizione ecologica e digitale” – spiega Marco Bussone, Presidente Uncem.

 Le Montagne sono aree per eccellenza della “transizione ecologica”, che unisce Comunità, imprese, terzo settore, Accademia, nello sforzo di essere più forti e uniti, con visione e risorse che rigenerano. Investire sui territori significa ricomporre storiche fratture, ridurre polarizzazioni, continuare a mettere in testa le politiche nazionali per i territori montani, le aree interne, gli Enti locali. “Non facciamo elenchi della spesa – prosegue Bussone – e perché il PNRR non è una sommatoria di progetti che i territori portano sul tavolo del MEF. Presentiamo nel dossier l’importanza di potenziare la Strategia per le Montagne e le Aree interne, la Strategia delle green communities, l’importanza di costruire nuovi parametri per garantire i diritti di cittadinanza, scuola, sanità, assistenza, trasporti. L’importanza delle connessioni e del superamento dei divari digitali. Costruiamo pezzi di sviluppo che non escludono, ma che includono e generano coesione tra territori. Ecco il lavoro che faremo domani, nella presentazione del dossier Uncem, con Parlamentari, imprese, Fondazioni, Associazioni, Università”.