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A tre anni dall’approvazione all’unanimità da parte del Parlamento della legge 158 sui piccoli Comuni, finalmente arriva il primo pezzo di attuazione dell’articolato. Primo dato: sono 5522 i piccoli Comuni italiani i beneficiari del fondo.. Il numero arriva dallo schema di decreto che dà attuazione alla 158/2017 individuando i parametri per costruire la banca dati, ai sensi dell’articolo 3. Ci sono già 160 milioni di euro accantonati.

Secondo lo schema del decreto, i piccoli Comuni possono beneficiare dei finanziamenti disciplinati dall’articolo 3 della medesima legge, con la predisposizione del Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli Comuni, qualora rientrino in una delle dodici tipologie elencate: i Comuni collocati in aree interessate da fenomeni di dissesto idrogeologico; quelli caratterizzati da marcata arretratezza economica; quelli nei quali si è verificato un significativo decremento della popolazione residente rispetto al censimento del 1981; i Comuni caratterizzati da condizioni di disagio insediativo; quelli caratterizzati da inadeguatezza dei servizi sociali essenziali, i Comuni ubicati in aree contrassegnate da difficoltà di comunicazione e dalla lontananza dai grandi centri urbani e quelli la cui popolazione residente presenta una densità non superiore a 80 abitanti per chilometro quadrato. Ancora, sono considerati piccoli e da comprendere tra i destinatari della legge, i comuni appartenenti alle Unioni di Comuni montani, quelli con territorio nel perimetro di un parco o area protetta e iComuni nati da fusione.

È un passo importantissimo questo schema primo Decreto – afferma Marco Bussone, Presidente Uncem – Erano almeno due anni e mezzo che chiedevamo al Governo di dare attuazione alla legge. Ci sono state molte interrogazioni parlamentari, anche da parte dei promotori della legge 158 nella scorsa legislatura, i Deputati Realacci, Borghi, Terzoni e altri loro Colleghi. Si riparte e questo è un segnale. Ci lavoriamo come Uncem e chiediamo al Governo di procedere al più presto con l’attuazione del primo decreto e degli altri”.