Seguici su:

Era da almeno dieci anni che la montagna non tornava in Sala Rossa. Il Consiglio comunale di Torino ha dimenticato troppo spesso la vocazione di “Città delle Alpi” del Capoluogo sabaudo. E non ha saputo guardare all’arco alpino per valorizzarlo insieme. Si è perso troppo in fretta il monito di Rinaldo Bontempi alla vigilia delle Olimpiadi, sostenuto da Uncem, per fare di Torino un vero capoluogo delle Alpi. E così Torino non ha capito questa vocazione.

Uncem apprezza che questo ruolo sia oggi al centro di una nuova strategia che parte da due mozioni, entrambe presentate da Francesco Tresso. Mozioni da votare e che Uncem si augura possano avere l’unanimità della Sala Rossa: la determinazione di segnare un punto di svolta. Un segnale forte, che sia di avanguardia, forte di futuro. Due mozioni, la prima sui forti alpini da inserire in una rete, anche promossa da Unesco, e la seconda, importantissima e urgente, per un Piano Estate che riguardi anche la Montagna. Che permetta di individuare luoghi, esperienze e percorsi nelle valli torinesi per studenti e terza età. Uncem l’aveva proposto e costruito in dieci edizioni del programma “A scuola di montagna”, adatto a giovani e famiglie, ma non solo. La Regione Piemonte, nel 2006 aveva varato “Aria di montagna”, proseguendo l’azione con il progetto “Montagna per tutti”, catalogo di opportunità a prezzi vantaggiosi di itinerari di uno o più giorni nelle valli piemontesi, in accordo con Linea Verde Viaggi Bus Company. Peccato Torino sia stata, in due decenni, troppo timida, non appoggiando e non comprendendo questi percorsi di sviluppo integrati.

Il patto montagna-città oggi è imprescindibile – affermano Marco Bussone, Presidente Uncem nazionale, e Lido Riba, Presidente Uncem Piemonte – Non c’è tempo da perdere. Bene ha fatto il Consigliere comunale Francesco Tresso a rilanciare il percorso, proprio all’interno delle fasi di uscita dall’emergenza sanitaria che ha ricollocato il territorialismo quale materia non solo per addetti ai lavori e Amministratori di Comuni montani. Il rapporto fra territori e tra Torino e le sue valli deve entrare in Sala Rossa. Lo sa bene la Sindaca Appendino che conosce a fondo le Valli di Lanzo e le frequenta. Il Patto e la mozione sull’estate promossa da Tresso deve spingere a un lavoro non solo per i prossimi mesi, bensì per un legame forte che rinasce oggi e dura nel tempo. L’approvazione delle mozioni, che auspichiamo, va oltre ogni segnale politico. Sta nel futuro un percorso virtuoso che è unico in Italia. Ricolloca la città, gli dà un’anima, dà un segnale agli 800mila torinesi e a tutti i Piemontesi, nonché al Paese. Costruiamo legami come auspica anche l’architetto Stefano Boeri. Risvegliamo un percorso vincente. Parta dalla Sala Rossa e coinvolga il sistema di Enti locali che Uncem rappresenta, coinvolga la Fondazione Time 2 di Lavazza che salutiamo con fiducia, coinvolga Fondazioni di origine bancaria, Datoriali, imprese, terzo settore, parrocchie e sistema delle cooperative. Torino città delle Alpi è il presente e il futuro di Torino“.