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Interpretazioni eccessive della discussa norma statale vigente sulla par condicio, da parte di AGCOM e CORECOM regionali, sta mettendo in allarme i Sindaci. In particolare dei piccoli Comuni. Non solo dove vi sono le elezioni europee e consultazioni amministrative comunali, ma anche elezioni regionali. Secondo alcune ricostruzioni, comunicazioni agli Enti e FAQ – a interpretazione unilaterale della norma – i Comuni non dovrebbero mettere i loghi istituzionali sui manifesti di eventi istituzionali, come quelle delle Feste della Liberazione. Si richiede di mettere solo i loghi della “Repubblica”. Una misura assurda e fuori misura. I Sindaci, anche quelli che si ricandidano, sanno da sempre con intelligenza distinguere tra “comunicazioni di servizio” e “comunicazioni di immagine” propria e di altri candidati. Sanno essere trasversali e hanno il buon senso. Non riteniamo come Uncem ci sia bisogno di minacciare sanzioni per chi – e fa bene – utilizza il logo dell’Ente comunale per eventi importanti e preziosi che coinvolgono le comunità. La par condicio va garantita in altri modi, non certo vietando eventi pubblici, uso del logo del Comune, comunicazioni di pubblica utilità. Come sempre serve il buon senso, che alcuni apparati burocratizzati hanno perso. Non si blocca l’attività amministrativa di un Comune con delle FAQ.