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I legami europei tra territori rurali e montani dei Paesi sono sempre stati per Uncem necessario.

Spagna e Francia in particolare, ma anche tutti gli Stati europei alpini con i quali si lavora da tempo su EUSALP, la Strategia macroregionale alpina.

Uncem prosegue un lavoro intenso e decisivo, con i Paesi europei, nel quadro del Next Generation EU.

Lo ha fatto il 12 maggio 2021, all’interno di un webinar al quale hanno partecipato, invitati da Uncem, PACO BOYA, Segretario Generale per la Sfida Demografica all’interno del Ministero per la Transizione Ecologica e la Sfida Demografica della SPAGNA e NICOLAS EVRARD, Sindaco di Servoz e Consigliere per la Montagna e il Turismo presso Ministero della Coesione Territoriale della FRANCIA. Uncem li ringrazia per il lavoro che si sta facendo insieme.

Il webinar si può rivedere qui: https://fb.watch/5u1boDvAx4/

In fondo alla news, si possono scaricare in PDF:

  • Il Plan de recuperacion, Transformacion y Resiliencia spagnolo
  • Il Piano France Relance francese
  • Il Plan de recuperacion spagnolo con le 30 misure per i territori
  • Il PNRR definitivo italiano

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Pochi mesi fa, a marzo 2021, la SPAGNA ha lanciato il “Plan de recuperacion”. Il Consiglio dei Ministri spagnolo ha approvato il 13 marzo 2020 un accordo con il quale prevede di stanziare 10.000 milioni per un piano di misure di fronte alla sfida demografica che prevede 130 misure distribuite in 10 linee di azione nell’ambito del Piano di Recupero, Trasformazione e Resilienza a affrontare la sfida demografica e garantire l’uguaglianza su tutto il territorio.

Molte di queste 130 misure troveranno spazi di finanziamento nel Plan de recuperacion, Transformacion y Resiliencia spagnolo.

Analoga l’azione della FRANCIA.  Lanciata nel 2019 sulla scia della crisi dei gilet gialli, l’Agenda rurale – con le sue 181 misure – avrà una nuova prospettiva di vita grazie al piano di ripresa. 5 miliardi di questo piano da 100 miliardi di euro andranno a beneficio dei territori rurali in due anni, ha accolto sabato il Presidente del Consiglio, in un messaggio diffuso in occasione dell’assemblea generale dell’Associazione dei sindaci rurali (AMRF), poche ore dopo aver ha presieduto un nuovo comitato interministeriale per le zone rurali. La concomitanza dei due eventi non deve nulla al caso: l’AMRF è all’origine di questa idea di Agenda Rurale ed è stato durante il suo precedente congresso a Eppe-Sauvage, nel Nord, che è stata lanciata da Édouard Philippe. Il rilancio servirà in particolare per accelerare i progetti nei tubi, per aprire un “atto II” dell’Agenda rurale, di cui “è stata varata la metà delle misure”, assicura l’entourage del Presidente del Consiglio. In menu: l’accelerazione della copertura digitale (240 milioni di euro), il rilancio dei treni notturni (100 milioni di euro) e delle piccole linee ferroviarie (300 milioni di euro), i progetti alimentari regionali (80 milioni di euro).

A questo link, tutti i dettagli dell’Agenda Rural: https://www.cohesion-territoires.gouv.fr/agenda-rural-200-mesures-daccompagnement-des-zones-rurales

Qui è invece possibile avere un rapporto più ampio sull’Agenda rural: https://www.cohesion-territoires.gouv.fr/sites/default/files/2019-07/Rapport_Mission-ruralite_juillet-2019.pdf

Anche per la Francia, l’Agenda Rural troverà finanziamenti nel Piano France Relance, il Piano di Rilancio francese per il Next Generation EU. La “ruralità” dovrebbe infatti beneficiare di 5 miliardi di euro sui 100 del piano di ripresa francese. L’occasione per dare una spinta ai provvedimenti dell’Agenda Rurale. Questo “atto II” vedrà in particolare la realizzazione del programma Small Towns of Tomorrow, di cui sono stati selezionati i primi 170 Comuni.

In questo dossier, la Francia spiega come avverrà l’attuazione del Piano France Relance sui territori: https://www.cohesion-territoires.gouv.fr/sites/default/files/2021-03/dp-deploiement-france-relance-territoires.pdf 

E l’Italia? Di certo la Strategia per le Aree interne e la Strategia per le Green Communities includono, comprendono moltissime misure che anche Francia e Spagna hanno previsto nei loro Piani. Sono strategie previste dal Governo, dai Ministeri, che poi i territori devono attuare in base alle loro necessità.

L’importanza di condividere una linea di azione comune tra i tre Stati è importantissima. Il lavoro a livello europeo permette di portare le istanze dei territori e delle aree montane alla Commissione europea, mostrando l’importante lavoro fatto dai Ministeri della Coesione dei tre Stati negli ultimi anni, spingendo su una nuova Programmazione comunitaria che – dopo i Piani di Ripresa – intervenga con specifiche misure contro abbandono e spopolamento.