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“È un sabato drammatico. Tra incendi in molte, troppe aree del Paese, dal Carso al Tarantino, dalla Toscana al Salento. E poi il dissesto idrogeologico, frane, nubifragi e precipitazioni forti, anomale, che stanno colpendo in Val d’Aosta Courmayeur, la Val Ferret e la Valpelline, in Alto Adige la Val di Fleres, la Val Badia, la Val Venosta, e ancora l’area di Cortina d’Ampezzo. E poi le grandinate in Irpinia ha messo in crisi gli uliveti. Uncem vuole unirsi ai Sindaci, ancora una volta in prima linea, che stanno affrontando queste emergenze ambientali, così diverse e così uguali, proteggendo le loro comunità, insieme con un Sistema di Protezione Civile avanzatissimo, tra Volontari e Volontarie, Forze dell’Ordine, Soccorso Alpino, Vigili del Fuoco e naturalmente personale delle Autonomie e delle Regioni. Sono un Sistema forte e coeso in tutte le parti d’Italia, anche con sinergie tra aree non colpite che aiutano chi sta peggio. Oggi, con Jean Barocco alla guida di Uncem Val d’Aosta, ho portato la mia vicinanza telefonicamente al Sindaco di Courmayeur Roberto Rota e a i Colleghi Sindaci di Oyace Stefania Clos e di Bionaz Walter Nucase. Siamo con loro e con tutti i Primi Cittadini. Penso al lavoro dei Sindaci di San Martino in Badia, San Vigilio di Marebbe, Brunico, nel cuore delle Alpi. I cambiamenti climatici sono qui, sono veri, evidenti e richiedono Politiche, attenzioni, decisioni forti. Sono il tema centrale anche di queste settimane verso le elezioni e del lavoro delle Istituzioni nei prossimi mesi. Lavoro da fare con urgenza, per fare prevenzione e per gestire le emergenze. Servono interventi strutturali e chiari a tutti, che uniscano la Politica e tutti i rappresentanti dei Cittadini nelle Istituzioni. Tutti sono chiamati ad agire, insieme. La giornata drammatica di oggi, tra incendi e maltempo, dissesto e crisi climatica, chiama tutti a nuova responsabilità”.

Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, Unione dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani.