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Sono 10 punti su nuova PA, nuovi Enti locali, riorganizzazione dei Segretari, assetto istituzionale, piccole ma importanti semplificazioni per i territori. Dieci punti nel documento che Uncem ha trasmesso al Governo, ai Ministri Brunetta, Gelmini e Lamorgese. Dieci proposte per avere una Pubblica amministrazione migliore, per riorganizzare il sistema di Enti potenziando il lavoro insieme tra Comuni, grazie a una digitalizzazione efficace dei processi con nuove reti infrastrutturali, per garantire ai Comuni anche piccoli il pieno funzionamento. “Oggi l’impossibilità di assumere, dovuta a parametri assunzionali troppo stretti e non chiari, ma anche l’impossibilità di avere un segretario comunale ‘manager’ dell’Ente, di fatto blocca l’attività. E i Sindaci si ritrovano con il cerino in mano. Va bene aumentare le risorse e parlare di efficienza della PA, ma l’obbligo di un segretario che di fatto poi non esiste o che passa poche ore al mese nei Comuni, a gettone, e che nelle Unioni di Comuni non è pagato, mina il funzionamento degli Enti. E blocca ogni capacità di investimento, di drenare fondi UE, di fare azioni previste dal Piano nazionale Ripresa e Resilienza. Troppi Enti non hanno tecnici, non hanno ragionieri. Occorre intervenire. Al Ministro Brunetta chiedo di inserire le nostre proposte nel Decreto annunciato e avere una particolare attenzione per gli Enti più piccoli. Se a qualcuno venisse in mente di tagliare i Comuni, come qualche consulente ha affermato nelle scorse ore, dico di rispettare la legge vigente. I Comuni devono lavorare insieme, in particolare i piccoli, come previsto dall’articolo 13 della legge 158/2017. Ed è necessario agevolare questo processo”. Le dieci proposte Uncem sono concrete e attuabili, moltissime senza cambiare i saldi di spesa. Si fanno immediatamente. Semplici e per generare coesione.