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È positivo secondo Uncem l’accordo trovato dal Parlamento ul Superbonus restringendo la responsabilità in solido delle imprese nella cessione dei crediti edilizi. Si danno finalmente risposte a tante imprese e committenti che erano rimaste sospese per situazioni non chiare negli ultimi mesi che frenavano i cantieri. Questa soluzione è un ponte, a mio giudizio, per poi trovare soluzioni migliorative per tutti i bonus edilizi, compreso il conto termico, nella prossima legislatura, dal prossimo Parlamento. Estendendoli al 2030, anche riducendo un po’ le percentuali. Se un bonus per la riduzione dei consumi energetici arriva all’80% è già positivo. E così probabilmente non altera prezzi dei materiali e mercato. Occorre agire per accompagnare meglio la decarbonizzazione e la rigenerazione urbana rendendo gli edifici più green. Non solo nelle città, ma anche nelle aree rurali e nelle unifamigliari. Ad esempio incentivando di più il fotovoltaico, che oggi ancora il 95% dei possessori di una casa uni o bifamigliare non hanno. Invece in tempi di crisi ecologica ed energetica sarebbe determinante insieme alla coibentazione delle superfici esterne, pareti e infissi, degli immobili. Dobbiamo fare di più su questo fronte come Paese.